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Il comunicato ufficiale dell'Arcidiocesi di Fermo sul tragico fatto avvenuto a Civitanova
La nostra Chiesa locale e le parrocchie di Civitanova di fronte all'uccisione di Alika scelgono l'atteggiamento del silenzio per lasciarci ferire il cuore e sconvolgere dall'accaduto. Preghiamo per la vittima e siamo vicini a tutti coloro che sono nel dolore e nell'angoscia per quanto successo. A partire dall'Eucaristia che celebreremo domenica, nella quale in luogo dell'omelia ci saranno alcuni minuti di silenzio, vogliamo ribadire e rafforzare il nostro impegno per la pace e perché l'aggressività non si sostituisca alla giustizia e non metta più in pericolo altre vite. Nessuna forma di violenza può avere cittadinanza nella vita secondo lo stile del Regno di Dio. Preghiamo anche per l'aggressore e i suoi familiari
Eventi dalla diocesi
Ritiro spirituale del clero diocesano animato da don Andrea Bezzini
Momento di aggiornamento pastorale per il clero diocesano guidato da don Giuseppe Bonfrate
Momento di aggiornamento pastorale del clero diocesano. Interviene il dott. Francesco De Angelis
Rafaella Nardi
09-08-2022 17:18 - #5Claudio Gazzoli
02-08-2022 11:04 - #4Risposta
Gentile Signore, La ringrazio delle sue riflessioni, che condivido solo in parte. La scelta del silenzio prolungato (non solo un minuto) al posto dell’omelia domenicale è parsa essere più efficace di ogni parola, pur sensata, che si sarebbe potuta esprimere nell’immediatezza di un fatto grave i cui contorni tuttora non sono definiti. Ora giunge anche il momento per riflettere e chiederci cosa la storia, guidata da Dio, voglia insegnarci attraverso gli episodi seppur drammatici a cui assistiamo. Sono d’accordo con Lei che, in alcune delle situazioni da Lei elencate, forse come Chiesa dovremmo lasciarci ferire di più (penso ai cristiani perseguitati); su altre, che lei denuncia, non mi esprimo perché le situazioni da Lei descritte, sono state presentate, almeno dal mio punto di vista, in modo errato. Riguardo al FəmFest ribadisco che assumere un atteggiamento di ascolto di alcune realtà che ci appaiono scomode e non corrispondenti ai nostri modelli culturali, non vuol dire condividerne le scelte, ed è ciò che ho cercato di fare. Il fatto che ci siano tanti altri temi su cui intervenire, Le assicuro, toglie il sonno alla comunità cristiana. Ma l’aggressione ed uccisione di un uomo a Civitanova deve scuotere la nostra coscienza. Mi spiacerebbe che rimanesse, come Lei scrive, solo “un episodio di violenza individuale”. Spero che la riflessione che deve prenderci aiuti a placare l’aggressività che è in noi, anche quella che anima le nostre forbite riflessioni. La saluto cordialmente d. Rocco Pennacchio Arcivescovo di FermoDon gianni carparelli
31-07-2022 18:04 - #3patrizioborsoni@alice.it
30-07-2022 18:42 - #2Emilio Rocchi
30-07-2022 12:47 - #1