rosone

L'Angolo della Spiritualità

Sapienza del cuore

5 Giugno 2011 - Solennità dell'AscensioneLa meditazione settimanale di P. Benedetto Tosolini sul Vangelo della Domenica

SAPIENZA DEL CUORE

 

Illumini gli occhi del vostro cuore

per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati

 (Ef 1,18)

 

La spinta interiore del cuore dell’uomo

porta a guardare alle cose grandi,

più grandi delle proprie capacità

spesso autoesaltate e senza ragioni.

 

L’eredità ricevuta da Adamo è il desiderio

del bene senza compimento: progetto

al meglio la riuscita della vita

ma, ahimè, non conosco la fine.

 

L’immortalità originale mi fa ancora

pensare che io non sono stato fatto solo

per gli otto giorni di una vita fugace

ma per una vita piena oltre il tempo.

 

Vorrei volare in alto, superare me stesso

e provare l’ebbrezza dell’infinito,

invece mi stringono i legami della terra

che mi oscurano la speranza.

 

Lavoro? Pane quotidiano di fatica!

Futuro? Non mi appartiene!

Serenità e pace, solo annunci di bene

perché avversato da tutto e in solitudine.

 

Dove sta la sapienza, quella vera,

che tesse ogni giorno trame di bene

al di sopra delle contingenze umane

senza esaurirsi nel vuoto?

 

Cielo, cielo al di sopra di me, piccolo uomo

coperto da tante e amare delusioni.

Ho bisogno di una nuova realtà da innestare

nel mio nulla per trasformarlo nel tutto.

 

È nato l’uomo vero, quello per la vita,

è venuto il buon pastore che mi conosce

e mi porta per nuovi pascoli che fanno

riposare nella pace l’anima affaticata.

 

Me lo annuncia il fratello che l’ha conosciuto,

me lo testimonia chi ne ha fatto esperienza:

Cristo ha superato il muro della morte

e mi attende nella casa dell’amore.

 

Dal cielo aperto sopra di me scendono

luci di stelle e parole d’incanto:

crocifisso e risorto, divenuto spirito

mi avvolge della sua umana eternità.

 

I quanti? giorni rimasti di soffio

servono solo per plasmare il nuovo

essere che mi viene offerto in dono

e abituarlo a vivere in modo celestiale.

 

Amare è possibile con Lui innestato nell’anima;

la giustizia è la misericordia infinita,

il futuro è la viva speranza di eternità

e l’uomo ritorna vero perché vivo per sempre.

 

Gesù è il tesoro nascosto di gloria, l’eredità

riservata fra i santi, il cielo sulla terra

impiantato nel cuore del credente

che si è rivestito della sapienza divinizzante.

 

Gesù è solo da conoscere profondamente

per gustare gli anticipi del cielo;

è incontrarlo e fare esperienza della sua

forza dirompente perché abbatte la morte.

 

La vita ritorna ad essere buona notizia

da portare ad ogni uomo in ansia di salvezza,

per vivere radicati nel mondo e protesi

verso il cielo che ritorna a baciare ogni creatura.

 

                                                                                                padrebenedetto 5, vi, 2011

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