rosone

L'Angolo della Spiritualità

Signore, salvami!

Riflessione di Padre Benedetto Tosolini sul Vangelo della XIX Domenica del Tempo OrdinarioRiflessione di Padre Benedetto sul Vangelo della XIX Domenica del Tempo Ordinario

Mt 14,22-32, Vangelo della XIX Domenica del Tempo Ordinario

SIGNORE SALVAMI

 

Cominciando ad affondare Pietro gridò:

Signore, salvami!

(Mt 14,31)

Il turbinio tumultuoso delle acque

del mio mare interiore sconvolge

il senso della realtà e mette la vita

in costante pericolo.

 

La mia anima passa attraverso

le angosce della morte, diluite

nel quotidiano: incertezze, paure,

dubbi e tristezza, solitudine.

 

Conoscere i movimenti dello spirito,

essere sensibili e aperti al proprio

ordine interiore, consapevoli

delle proprie fragilità, sono una luce nuova

 

accesa dalla presenza di Cristo vittorioso

su ogni forma di sofferenza e di morte

che attraversa il mare mosso della vita

quando la paura è ingigantita dal male.

 

La poca fede, il vento forte e il timore

mi inghiottono e mi fanno affondare,

perché non ho tenuto fisso lo sguardo

sull’autore e perfezionatore della fede: Cristo.

 

Per gridare il Nome del Signore

occorre la fede nella sua presenza

che salva, la certezza che io non posso

risalire dalle acque in solitario.

 

Cristo nel mondo fa presente

l’amore misericordioso del Padre

che agisce infaticabile con quelli

che continuano a cercarlo con amore.

 

Riconoscere la propria povertà

apre il cuore alla salvezza che viene dall’altro,

attesa con pazienza come, quando,

dove Dio vuole: è questione di fiducia.

 

Almeno avessi la forza di pregare

con fede sincera, certo che nulla è dovuto

perché ogni rapporto con Dio è dono

che io attendo senza condizioni.

 

Non è preghiera quando sono orientato

a realizzare il mio disegno

per una salvezza solo umana,

pronto a soddisfare ad ogni richiesta dovuta.

 

Preghiera è fiduciosa attesa

della manifestazione dell’amore provvido

del Padre che nutre, veste e salva

i suoi adoratori in spirito e verità.

 

È discernimento e ricerca illuminata

della volontà di Dio per me,

mentre la cosa più importante

è la lode divina e la benedizione esultante.

 

Guardo in alto e grido aiuto quando

sono già nel disegno meraviglioso,

crocifisso per il mondo e pieno

di gioiosa speranza di risurrezione.

 

Pronto, Dio stende la mano al povero anaw

che non ha nessun altro, se non Lui:

Pietro non ha atteso un sommozzatore,

aveva solo Gesù che lo aveva chiamato a sé.

 

padrebenedetto vii, viii, 2011

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