L'angolo della spiritualità
L'Angolo della Spiritualità
Riflessione di Padre Benedetto sul Vangelo della XXI Domenica del Tempo Ordinario
CHRISTUS
"Ma voi, chi dite che io sia?".
(Mt 13,25)
La fede nel Cristo Messia
è un dono di rivelazione
del Padre delle misericordie,
offerto a tutte le creature, suoi figli.
Le risposte umane sono fondate sull’idea
che la religione me la devo cercare da solo,
libero di esprimere alla mia maniera
il mio rapporto con il Dio dell’immaginario.
Gesù è un buono, dico, salvatore di tutti,
amico dei poveri e dei peccatori,
che sta con i bambini… ma Cristo
non si definisce che per la sua origine divina.
Rivelazione dello splendore del Padre
si presenta a noi come irradiazione
della sua gloria, di natura divina
pur confuso in mezzo agli uomini di oggi.
Abbiamo ricevuto la fede nel Messia,
trasmessa dalla tradizione e vissuta
fin dall’infanzia: è la strada
da percorrere nel cammino della vita.
Terminata la consegna del credo,
siamo cresciuti sulla scia del mondo,
senza più toccare la Scrittura,
senza ascoltare nuove per diventare adulti.
Crediamo in un Gesù religioso
senza aver fatto esperienza che egli
è vivo e operante in noi, senza conoscerlo
per amarlo e rendergli gloria con la vita.
Le chiavi che ci aprono le porte del ben vivere
hanno prevalso su quell’unica che apre
la porta del regno dei cieli con il perdono
e la misericordia, fatta a forma di croce.
Consegnata a Pietro-Roccia ora corre
per le strade del mondo per aprire i cuori
alla fede nel Risorto attraverso l’annuncio
del mistero rivelato ai piccoli, senza speranza.
Viene piantata nei cuori assetati di amore,
in cerca di giustizia e di pace, è rivelata
dal Padre e che porta in dono
l’immortalità, perché vince la morte.
Con l’immagine della chiave Gesù consegna
se stesso alla chiesa, diventata
pellegrina sulla strade del mondo,
in cerca di cuori che si aprono al mistero.
Terminato il piccolo catechismo dell’infanzia
molti hanno gettato via la chiave ed ora
non hanno niente da dire su Gesù
perché non lo hanno visto operare nella loro vita.
Vai, Pietro, per le strade del nostro mondo,
non stancarti di bussare, insisti a tempo
e contro tempo, importuna l’uomo
distratto finché non si decide a rispondere.
Proclama che il crocifisso è non più nella tomba
è risorto e vive dentro di noi col suo spirito
per confermare che anche noi siamo diventati
figli amati da Dio ed eredi per l’eternità.
Signore da chi andremo? Tu sei il Cristo,
tu solo hai parole di vita eterna!
padrebenedetto 21, viii, 2011
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