M.E.I.C.
M.E.I.C. Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Presidente diocesano: prof. Peroli Enrico
Consiglio: dott. Luca Romanelli
prof. Francesco Sandroni
Assistente ecclesiastico:
Sede: c/o Azione Cattolica - via S. Alessandro, 3 - Fermo - tel. 0734.622703
Presidente: 0734.226633
Assistente: 0734.6323084
Il MEIC (Movimento ecclesiale di impegno culturale) ha alle spalle una lunga e qualificata storia, cominciata nel 1932/33 con il nome di Movimento laureati di Azione Cattolica e continuata/rinnovata con l'attuale denominazione dal 1980.
Il 2003 è per il Meic l'occasione della svolta: l'adozione di uno Statuto e il festeggiamento dei settant'anni, in un'Assemblea straordinaria dedicata al rapporto tra professioni e impegno civile. Del resto, il Meic è, per usare le parole di Giovanni Paolo II nel messaggio all'Assemblea del giugno 2002, "l'avanguardia missionaria per il mondo della cultura e delle professioni all'interno della grande famiglia dell'Azione Cattolica Italiana"
Ha tre fondamentali obiettivi.
Quello sulla qualità della vita democratica: preferirei non parlare di crisi della democrazia, ma di difficoltà di percepirne e gustarne la qualità, di recepirne il significato che va al di là di quello di semplice tecnica e insieme di regole, ma rimanda a un valore e a una virtus che potremmo sintetizzare nel concetto di socialità integrale, quale sintesi di diritti classici e sociali, di meccanismi di rappresentanza di interessi e idealità, di istituzioni "prossime" e "leggere".
Quello sul processo di ulteriore integrazione europea, dove emerge l'importanza di saper farei conti con la propria storia senza amputarne parti delicatissime: ecco perché il Meic ha insistito e insisterà, negli anni a venire, sul nesso tra costruzione/allargamento dell'Europa e cammino ecumenico, inteso come uno dei nomi odierni dell'evangelizzazione e una delle risorse indispensabili per avviare, non solo sul nostro Continente, percorsi di pace.
Quello sul senso attuale della professione, e delle professioni cosiddette intellettuali in particolare (ma esistono, oggi, professioni non "intellettuali"?): nella logica della monocultura del mercato e dell'efficientismo a tutti i costi, la professione è apprezzata per le utilità individuali che può offrire e, solo indirettamente, come contributo al vivere sociale. In una logica differente, capace di lasciare spazio alla gratuità, al dono, alla solidarietà, la professione diviene anzitutto un fatto di rilievo comunitario, una diaconia, e soltanto indirettamente, quasi per rimbalzo, la realizzazione del sé individuale (in quest'ottica peraltro un sé personale, dove il profilo individuale e quello comunitario si fondono e si sorreggono a vicenda).
website: www.meic.net
Il 2003 è per il Meic l'occasione della svolta: l'adozione di uno Statuto e il festeggiamento dei settant'anni, in un'Assemblea straordinaria dedicata al rapporto tra professioni e impegno civile. Del resto, il Meic è, per usare le parole di Giovanni Paolo II nel messaggio all'Assemblea del giugno 2002, "l'avanguardia missionaria per il mondo della cultura e delle professioni all'interno della grande famiglia dell'Azione Cattolica Italiana"
Ha tre fondamentali obiettivi.
Quello sulla qualità della vita democratica: preferirei non parlare di crisi della democrazia, ma di difficoltà di percepirne e gustarne la qualità, di recepirne il significato che va al di là di quello di semplice tecnica e insieme di regole, ma rimanda a un valore e a una virtus che potremmo sintetizzare nel concetto di socialità integrale, quale sintesi di diritti classici e sociali, di meccanismi di rappresentanza di interessi e idealità, di istituzioni "prossime" e "leggere".
Quello sul processo di ulteriore integrazione europea, dove emerge l'importanza di saper farei conti con la propria storia senza amputarne parti delicatissime: ecco perché il Meic ha insistito e insisterà, negli anni a venire, sul nesso tra costruzione/allargamento dell'Europa e cammino ecumenico, inteso come uno dei nomi odierni dell'evangelizzazione e una delle risorse indispensabili per avviare, non solo sul nostro Continente, percorsi di pace.
Quello sul senso attuale della professione, e delle professioni cosiddette intellettuali in particolare (ma esistono, oggi, professioni non "intellettuali"?): nella logica della monocultura del mercato e dell'efficientismo a tutti i costi, la professione è apprezzata per le utilità individuali che può offrire e, solo indirettamente, come contributo al vivere sociale. In una logica differente, capace di lasciare spazio alla gratuità, al dono, alla solidarietà, la professione diviene anzitutto un fatto di rilievo comunitario, una diaconia, e soltanto indirettamente, quasi per rimbalzo, la realizzazione del sé individuale (in quest'ottica peraltro un sé personale, dove il profilo individuale e quello comunitario si fondono e si sorreggono a vicenda).
website: www.meic.net
Vai alla pagina dove è possibile scaricare i Quaderni del MEIC
Eventi dalla diocesi
09 gennaio
Ritiro spirituale del clero diocesano animato da don Andrea Bezzini
06 febbraio
Momento di aggiornamento pastorale per il clero diocesano guidato da don Giuseppe Bonfrate
10 aprile
Momento di aggiornamento pastorale del clero diocesano. Interviene il dott. Francesco De Angelis