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Notiziario Santa Vittoria

LA PAROLA A CURA DI DON ALESSANDRO
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28 DICEMBRE 2014 SANTA FAMIGLIA DI GESù, MARIA E GIUSEPPE  ANNO "B"


Gn 15,1-6; 21,1-3; Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40


La famiglia è al centro del pensiero di Dio e quindi è al centro del mondo creato da Dio. Prendiamo il racconto della creazione: dopo aver creato tutte le cose, Dio crea la famiglia. Nel linguaggio della Bibbia questo sta a indicare che la famiglia è l’opera più grande, il capolavoro della creazione. Prendiamo il racconto della redenzione: Dio ha mandato il suo Figlio sulla terra e ha scelto una famiglia per accoglierlo. Dio non ha trovato luogo più degno di una famiglia: a Betlemme tutto è povero, l'unica ricchezza che Dio ha voluto è la famiglia. Prendiamo la vita di Gesù il primo miracolo Gesù lo compie per la gioia di una famiglia a Cana di Galilea. Anche questo ha un grande significato: è un segno della predilezione di Dio. Ma qual è la famiglia che Dio vuole? 
Dio vuole che la famiglia sia caratterizzata da un solo amore: è una necessità per il rispetto della dignità degli sposi e per il rispetto della dignità dei figli. L’adulterio è sempre presentato dalla Bibbia come un gravissimo peccato: l’infédeltà è un tradimento nel quale Dio stesso è calpestato, perché è calpestata la sua opera più preziosa. Se la famiglia è immagine di Dio, l'infedeltà demolisce questa immagine, perchè Dio è fedele. Evidentemente la vocazione a un amore fedele ha bisogno di una preparazione prima del matrimonio e, dopo il matrimonio, ha bisogno di uno stile di vita ben preciso. Chi ha famiglia non può permettersi comportamenti di leggerezza, di rischio, di esibizione, di adescarnento: tutto questo è un tradimento della fedeltà all’unico amore. Una donna che, senza pudore, espone il suo corpo a tutti con vestiti indegni anche di una adolescente, è già sulla via dell’infedeltà: la fedeltà al suo sposo è a rischio; un uomo che, senza pudore, coltiva amicizie femminili sottraendo tempo e attenzione e dedizione alla sua sposa, è già sulla via dell’infedeltà: è solo questione di tempo! 
La famiglia nel pensiero di Dio è indissolubile. Gesù charamente ha ribadito questa caratteristica della famiglia e ha detto:“Chiunque ripudia la propria sposa e ne prende un’'altra, commette adulterio”. L’indissolubilitàà è ciò che fa della famiglia una vocazione e una missione. Tradire l'indissolubilità è ancora offendere Dio nella sua caratteristica più bella: la fedeltà. Dio é fedele; per questo anche l’uomo e la donna sono chiamati alla fedeltà nella indissolubilità familiare.

La Chiesa cattolica ha difeso l’indissolubilità con tutte le forze: la Chiesa non accetterà mai il divorzio e a coloro che hanno abbandonato l’unità familiare la Chiesa chiede di astenersi dalla Santa Comunione perché non possono comunicare con il sacramento della fedeltà di Dio, coloro che hanno in qualche modo tradito la fedeltà alla famiglia voluta da Dio. Questo atteggiamento della Chiesa è un grande servizio alla verità della famiglia e un atto di lealtà nei confronti della serietà della famiglia. Molti oggi non lo capiscono: ma, con il passare del tempo, si accorgeranno che la Chiesa è l’unica custode della verità del progetto famiglia. 
La famiglia, infine, è aperta alla vita e impegnata nell’educazione della vita. Dio, infatti, ama la vita e ha voluto che l’uomo fosse suo collaboratore nel dono della vita e nella maturazione della vita. Oggi, purtroppo, prevale l’egoismo e le famiglie diventano sempre più ostili alla vita, sempre più indisposte al sacrificio che comporta l’accoglienza e l’educazione della vita. E l’aborto sta diventando una prassi accettata con una leggerezza spaventosa: ma se la violenza entra nel seno stesso delle madri, non aspettiamoci più un mondo di pace e di rispetto della vita altrui. Se la vita umana non è più sicura neppure nel seno della mamma, dove sarà sicura la vita degli uomini? Se una mamma può uccidere, a chi si può proibire di uccidere? 
E anche l’educazione dei figli oggi non è più sentita come missione irrinunciabile dei genitori: ai figli si dà benessere, ma sul fronte dell’educazione ai valori che danno senso alla vita, prevale l’abbandono. Questo è il vero problema del momento, al quale sono collegati tutti gli altri problemi: il problema della fame nel mondo è legato al problema della famiglia; il problema della violenza è legato al problema della famiglia; il problema della droga è legato al problema della famiglia. Difendiamo la famiglia se vogliamo salvare il mondo e la vita da un salto nel buio e nel vuoto: colpendo la famiglia, noi distruggiamo l’immagine di Dio e la deformiamo in una caricatura illeggibile e incomprensibile. 
Madre Teresa di Calcutta nell’ultimo periodo della sua vita un giorno esclamò: “Non avrei mai preso la decisione di dedicarmi ai poveri, se non avessi imparato nella mia famiglia ad amare i poveri, a soccorrerli, ad assisterli!”.
La famiglia è il primo libro della vita, è la prima scuola del Vangelo: ognuno di noi, oggi, gioiosamente rinnovi la decisione che ha fatto nascere la famiglia e sia felice di realizzare il progetto di Dio.

BUONA DOMENICA

 

 

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