Ufficio catechistico
Ufficio Catechistico
Direttore: don Paolo Intendente
Delegato per il Servizio Diocesano per il Catecumenato: don Giovanni Cognigni
tel. 0734.229005
fax 0734.229981
e-mail: ufficiocatechistico@fermodiocesi.it
ALTRI DOCUMENTI DA SCARICARE
- Indicazioni pastorali sull'iniziazione cristiana degli adulti
- Ufficio catechistico diocesano e servizio diocesano per il catecumenato: natura pastorale e documentazione
- Linee di sviluppo del progetto catechistico italiano: dal Documento di base "Il Rinnovamento della Catechesi" (1970) ad "Annuncio e Catechesi. Lettera alle comunità, ai presbiteri e ai catechisti nel quarantesimo del Documento di base" (2010)
- Sintesi del questionario di rilevamento sulla prassi di Iniziazione Cristiana in Diocesi (2011)
- Interpretazione e valutazione pastorale del questionario sulla prassi di Iniziazione Cristiana in Diocesi, a cura di don Giovanni Cognigni (2011)
- Pastorale Parrocchiale di Iniziazione Cristiana (in età primaria) - Appunti di don Giovanni Cognigni (2012)
- Note Catechetiche sul vivere e trasmettere la Fede (2013)
- Lumen Fidei: Note Catechetiche
INIZIAZIONE CRISTIANA DEGLI ADULTI: MODALITA’ PROCEDURALI
(a cura di don Giovanni Cognigni)
1. Nella Chiesa particolare il luogo ordinario e privilegiato di evangelizzazione e di Catecumenato è la parrocchia.
2. Sono fondamentali una serena e cordiale accoglienza delle persone e un dialogo che dia modo di conoscere oltre i motivi della loro scelta, anche il loro mondo di provenienza (anche in più incontri).
3. Si prenda contatto con il Servizio Diocesano per il Catecumenato per concordare l’itinerario di IC e le sue modalità.
4. Dopo questa prima fase si crea il gruppo di accompagnatori, che insieme con il parroco possa presentare gli elementi essenziali del cristianesimo a colui che chiede i sacramenti dell’iniziazione (fase precatecumenale).
5. “I catecumeni trovano la loro più adeguata formazione alla fede in un piccolo gruppo, opportunamente scelto e profondamente inserito nella comunità parrocchiale. Formato da uno o due catecumeni, dai loro garanti, da catechisti e da alcuni fedeli esemplari, il gruppo può diventare il luogo ordinario della catechesi, di confronto di vita cristiana, di preghiera e di sostegno spirituale” ( Nota 1 n. 49 ).
6. Il parroco, secondo le possibilità della parrocchia, può scegliere un diacono permanente o una coppia di catechisti preparati per accompagnare i catecumeni,oppure creare un gruppo di persone, che lo affianchino nel compito della iniziazione alla vita cristiana, curando la preghiera personale e comunitaria, l'assimilazione dei contenuti della fede e l'impegno nel servizio della carità.
7. Figure con ministerialità specifica nell’itinerario catecumenale:
il garante: è un uomo o una donna che ha conosciuto il candidato, lo ha aiutato ed è testimone dei suoi costumi, della sua fede e della sua intenzione;
il catechista: è la persona che, insegnando il Vangelo in forma adatta, porta il candidato ad una scelta più cosciente e libera di Cristo. Tutte le volte che sarà possibile, il catechista avrà una parte attiva anche nei vari riti.
il padrino: è la persona che accompagna il candidato nel giorno della elezione, nel tempo quaresimale, nella celebrazione dei sacramenti e nel tempo della mistagogia. Suo compito è mostrare con amichevole familiarità al catecumeno la pratica del Vangelo nella vita individuale e sociale, soccorrerlo, come un padre, nei dubbi e nelle ansietà, rendergli testimonianza e prendersi cura dello sviluppo della sua vita battesimale. Quando è possibile, il garante può fungere anche da padrino.
8. Alla fine del periodo di prima evangelizzazione il precatecumeno, con presentazione del parroco, invia al Vescovo la domanda di iscrizione al Catecumenato stesso perché sia iscritto nel Libro dei Catecumeni, conservato presso il Servizio Diocesano al Catecumenato.
9. Ammissione al Catecumenato
Domanda scritta del candidato
Il candidato esprima previamente la sua scelta cristiana indirizzando al vescovo e al parroco (e per conoscenza al Servizio Diocesano al Catecumenato) una domanda scritta, nella quale dichiara la libera volontà di diventare cristiano, ne precisa le motivazioni e si impegna ad approfondire la sua formazione in vista del battesimo.
Giudizio di idoneità del candidato al catecumenato
· Spetta ai pastori con l'aiuto dei garanti, dei catechisti e dei diaconi giudicare i segni esterni della giusta disposizione. Il parroco, con l'aiuto dei garanti catechisti e diaconi, formula un giudizio di idoneità del candidato. Dovranno essere valutati i motivi della sua scelta cristiana e soprattutto la sua crescita spirituale (cfr. RICA n.15). La valutazione si svolge secondo modalità e criteri concreti previsti nel piano diocesano per il catecumenato.
· Richieste per l'ammissione: validi motivi della scelta cristiana, assimilazione dei primi elementi della vita spirituale e della dottrina cristiana, inizio della conversione, volontà di cambiare vita e di entrare in rapporto con Dio attraverso Cristo, incipiente senso della penitenza, avvio alla preghiera, prima esperienza della comunità e della spiritualità cristiana.
10. Dopo l’accoglienza da parte del Vescovo della domanda, con la celebrazione in parrocchia del Rito di Ammissione e l’iscrizione nel “Libro dei Catecumeni” (conservato presso la sede del Servizio Diocesano al Catecumenato), inizia il Catecumenato vero e proprio.
11. Il catecumenato è un periodo di catechesi sistematica, di scoperta progressiva del messaggio cristiano, alla luce della Scrittura e della Tradizione ecclesiale, e di inserimento nella vita della comunità cristiana. Per i contenuti catechistici si terranno presenti i seguenti testi di riferimento: la Bibbia, che si dovrà far conoscere nei suoi aspetti fondamentali; il Rituale dell'iniziazione (catechesi liturgica); il Catechismo della Chiesa Cattolica; il Catechismo dei giovani o degli adulti della C.E.I. Sussidi specifici saranno indicati.
12. Il Catecumenato durerà non meno di 2 anni e sarà scandito da colloqui periodici con il parroco ( qualora non sia tra i catechisti ) e l'incaricato del Vescovo, che accerteranno il progredire di questo cammino.
13. In questo periodo il catecumeno scelga il proprio padrino o madrina (può essere lo stesso garante o un catechista o altra persona), che deve essere approvato dal parroco e poi presentato alla comunità nel giorno dell'elezione.
14. Verso la fine del periodo del catecumenato, dopo una verifica fatta dal parroco con i catechisti accompagnatori e il responsabile del SDC, si invitano i catecumeni a presentare personalmente domanda al Vescovo per essere ammessi, nella Veglia Pasquale, ai sacramenti della iniziazione (Battesimo, Cresima ed Eucaristia); e contestualmente a indicare i loro padrini.
15. Ammissione al Rito della Elezione (e Iscrizione del nome)
Domanda scritta del candidato
Giudizio di idoneità dei candidati alla elezione (iscrizione del nome)
· Il giudizio d’idoneità: spetta al Vescovo (o a un suo delegato) ammettere all’elezione (Rica, 44), insieme a coloro che hanno accompagnato il loro cammino di crescita: sacerdoti, diaconi, catechisti, garanti, padrini, delegati della comunità cristiana.
· Requisiti generali per l’ammissione: fede illuminata, ferma volontà di ricevere i sacramenti della Chiesa (Rica, 134), conversione della mente e del modo di vita, sufficiente conoscenza della dottrina cristiana, vivo senso di fede e di carità (Rica, 23).
16. Tenuto conto della diversa provenienza dei catecumeni (persone la cui famiglia è cristiana o di altre religioni) il Vescovo potrà estendere ulteriormente il tempo necessario per la loro preparazione.
17. Nella prima Domenica di Quaresima, coloro che hanno avuto accolta la domanda, saranno ammessi al Rito della Elezione e dell'Iscrizione del nome, presieduto dall’Arcivescovo nella Chiesa Cattedrale. Durante la celebrazione, dopo l’omelia, vengono presentati i candidati, si dichiara ai presenti il giudizio della Chiesa, quindi nel Libro degli eletti vengono scritti i nomi di coloro che sono ammessi.
18. Durante la Quaresima, nella parrocchia si accompagnano gli eletti con una preparazione più intensa scandita dalle celebrazioni dei Riti prescritti nel RICA (esorcismi, benedizioni, scrutini e consegna del Credo e del Padre Nostro).
19. Gli scrutini, gli esorcismi, le consegne siano ben curate anche con il coinvolgimento di tutta la comunità che accoglie, prega e sostiene i nuovi eletti.
20. Celebrazione dei Sacramenti della Iniziazione Cristiana
· Il Vescovo, presentandosi la possibilità, conferisca egli stesso nella Veglia pasquale i sacramenti dell’iniziazione. Tale celebrazione, se svolta in cattedrale, diviene segno visibile della comunione con la Chiesa particolare.
· Se particolari circostanze o motivi pastorali dovessero esigere che il rito dell’iniziazione si celebri in tempi diversi da quello pasquale, si tengano presenti le indicazioni del Rito (cf. Rica, 59; 61-62; 209; 395).
21. Il cammino di formazione continua con la mistagogia e l’accompagnamento del neofita, che ora è affidato non solo ai catechisti, ma a tutta la comunità, per tutto il tempo pasquale e oltre, fino al primo anniversario della iniziazione cristiana. Si curerà in questo tempo anche l’iniziazione al Sacramento della Penitenza.
22. Associazioni, movimenti e comunità religiose richieste di accompagnare un adulto per i sacramenti dell'Iniziazione Cristiana, dovranno prendere contatto con il Vescovo ed il Servizio diocesano al Catecumenato, favorire l'inserimento nella comunità parrocchiale e attenersi fedelmente alle prescritte norme diocesane.
23. Il Servizio Diocesano al Catecumenato istituirà corsi di formazione per i diaconi e i catechisti accompagnatori che aiutano i catecumeni nell’acquisire la globalità della vita cristiana.
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