rosone

E’ nato per voi un Salvatore

2Giordanodi Don Giordano Trapasso

Si avvicina la notte santa in cui risuonerà anche per noi come allora per i pastori l’annuncio dell’angelo: “ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,10b-11). Nessuno si sarebbe accorto di quell’evento se non fosse stato annunciato, quell’evento è stato annunciato dall’Angelo a coloro che si sarebbero messi in cammino per andare a vedere, perché gli unici che in quella notte stavano vegliando, i pastori. Quella nascita ha cambiato la storia dell’umanità, ha inaugurato un nuovo cammino dell’umanità nell’amore e nella pace. Solo chi anche oggi sta vegliando nella notte, come i pastori, può accorgersi di questa nascita e gustare la gioia. Anche oggi è notte, anche oggi il mondo abita nelle tenebre e nell’ombra di morte (Lc 1,79), il nostro mondo è ancora più oscurato dalla violenza e dal progredire delle guerre e delle minacce. Senza accorgecene proviamo a guardare e ad interpretare la vita alla luce della morte, abbiamo interiorizzato una cultura di morte. Il rapporto con la vita ed il futuro è cambiato di segno: un anno fa il rapporto Istat ci ricordava che “sul fronte demografico, gli effetti dell’invecchiamento della popolazione si fanno sempre più evidenti: il consistente calo delle nascite registrato nel 2022, rispetto al 2019, è dovuto all’80% alla diminuzione delle donne tra i 15 e i 49 anni di età e per il restante 20% dal calo della fecondità. L’invecchiamento è destinato ad accentuarsi nei prossimi anni, con effetti negativi sul tasso di crescita del Pil pro capite”. Anche il Censis ha rilevato che “la società italiana punta o trascina i piedi; cammina raso muro; teme l’incontro con il non affine; custodisce, gelosa, piccole prerogative; tiene basso il timbro; rinuncia ad esplorare il mondo circostante o a pensare il futuro”. Il Natale giunge ad annunciarci che la vita non va interpretata a partire dalla morte, ma da una nascita e che la storia non è la successione di cose che finiscono, ma l’irruzione di nuovi inizi. Nasce il Salvatore, ma intorno a Lui emerge una nuova umanità: pastori che sanno prendersi cura del loro gregge e sono pronti a contemplare quell’evento inaudito, i Magi che prima contemplano le stelle e poi guardano alla storia per andare ad adorare un Re. In ogni tempo, anche oggi una nuova umanità sorge grazie alla venuta del Salvatore: sposi che nella fedeltà reciproca con pazienza educano i propri figli, genitori che si separano ma continuano a collaborare responsabilmente mettendo il bene dei figli prima di ciò che li ha divisi, figli che scrivono al loro papà che ha perso recentemente il lavoro che non vogliono un regalo a Natale ma desiderano condividere con lui questo momento difficile, uomini e donne che già ora si stanno mobilitando per essere vicini a chi in questo Natale sarà solo, provvedendo anche il cibo necessario, istituzioni diverse che creano sinergia per il bene delle nuove generazioni, uomini e donne che si mettono a disposizione semplicemente per ascoltare, ... . Siamo chiamati anche noi come i Magi a guardare il cielo per scrutare la stella e poi con i piedi per terra lasciarci guidare a scoprire questa nuova umanità che silenziosamente sta sorgendo.

Eventi dalla diocesi

09 gennaio

Ritiro spirituale del clero diocesano animato da don Andrea Bezzini

06 febbraio

Momento di aggiornamento pastorale per il clero diocesano guidato da don Giuseppe Bonfrate

10 aprile

Momento di aggiornamento pastorale del clero diocesano. Interviene il dott. Francesco De Angelis

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