Il compito di Luce: rendere attraenti i valori cristiani. È subito diventata virale la mascotte del Giubileo 2025 creata da Simone Legno
Il compito di Luce: rendere attraenti i valori cristiani. È subito diventata virale la mascotte del Giubileo 2025 creata da Simone Legno
Luce, la mascotte del Giubileo 2025 creata da Simone Legno, fondatore del brand Tokidoki, ha fatto parlare di sé per molteplici ragioni, a partire dal suo aspetto. Luce in un’istituzione come la Chiesa cattolica appare come una creatura del tutto nuova: un k-way giallo che cattura subito l’attenzione, i capelli turchini e gli stivali sporchi di fango. In aggiunta ad alcuni dettagli fondamentali come il bastone da pellegrino, il rosario al collo e gli occhioni giganti, presenta uno stile di disegno che ricorda molto i manga, ossia i fumetti di tradizione nipponica.
Le motivazioni dietro ad una scelta stilistica del genere vengono esplicate da Monsignor Rino Fisichella: “Luce è nata dal desiderio di vivere all’interno della cultura pop, tanto amata dai nostri giovani”. I manga sono dei fumetti che negli ultimi anni, soprattutto dopo la Pandemia, hanno letteralmente conquistato il mercato editoriale mondiale. Se prima rimaneva un intrattenimento esclusivamente mirato alla popolazione giapponese o al massimo ai cosiddetti nerd, oggi anche chi non è abituato a leggere fumetti ha preso tra le mani un manga almeno una volta nella vita. Il pubblico è sempre più interessato, scavando anche tra i titoli più underground e andando oltre i pilastri ormai insormontabili del manga mainstream (One Piece o Detective Conan per dirne solo due).
Nel commissionare a Simone Legno la creazione di una mascotte come Luce, il Vaticano ha fatto una richiesta specifica: che rappresentasse i valori cristiani usando un linguaggio, o in questo caso un codice visivo, in grado di raggiungere un pubblico molto giovane. Il fatto che in poche settimane Luce sia diventata virale su tutti i social più usati dai giovani, TikTok e Instagram in testa a tutti, significa che l’obiettivo è stato pienamente centrato.
Insomma, la Chiesa cattolica è un’istituzione che percepisce la mancanza dei giovani nella propria comunità e sta cercando di incontrarli a partire dal loro linguaggio.
Arianna Fioretti
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