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Il presepe: tradizione attuale?

2Francesca_primoDi Francesca Gabellieri

Dal primo dicembre 2019 Papa Francesco con la sua lettera apostolica Admirabile signum incoraggia le famiglie e in particolare i nonni e i genitori a non perdere “l’esercizio di fantasia creativa” che consiste nell’allestire il presepe, poiché predisporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a “fare memoria” della storia che si è vissuta a Betlemme.  La tradizione del presepio, da latino praesepium ossia greppia o mangiatoia, ha origini antichissime, sembra già all’epoca dell’Impero Romano, tuttavia è nel Medioevo che iniziano a comparire le prime rappresentazioni della Natività di Gesù. Lo stesso San Francesco nella notte di Natale del 1223 a Greccio rievocò la nascita di Gesù, organizzando una rappresentazione vivente di quell’evento. 

Da quel tempo la costruzione del presepe ha subito molte variazioni adattandosi ai cambiamenti della società, ma mantenendo gli elementi tradizionali e diventando il vero simbolo del Natale ancora oggi. Basti pensare, ad esempio, alle rievocazioni viventi che si possono trovare nei vari paesi della Diocesi di Fermo o alla città di Morrovalle che è sede di un museo molto importante dedicato al presepe: il Museo Pinacoteca Internazionale del Presepe “don Eugenio De Angelis”. L’esposizione è ospitata nei locali dell’ex Convento dei Padri Agostiniani (XVIII secolo) ed è nato da un’idea di Don Eugenio De Angelis (1933-2005), parroco della chiesa di San Bartolomeo di Morrovalle, a cui è stato dedicato dopo la morte. Egli diede il via al progetto del museo cominciando a collezionare scene rappresentanti la natività con il fine di unificare i differenti popoli del mondo sotto l’impronta della cristianità manifestata nell’artigianalità artistica delle riproduzioni. La galleria vide la luce nel 1992. Al suo interno sono in mostra circa 800 esemplari di presepi in variegati materiali e dimensioni per un totale di 2500 statue. Le opere più interessanti sono: un presepe francese in rame dell’ottocento, un presepe originario della Palestina della prima metà del secolo costruito in madreperla, un presepe inciso su di un cammeo di corallo proveniente da Torre del Greco, le figure in gesso colorato della fine dell’800, i pezzi napoletani del XVII secolo, le realizzazioni di ebano della Tanzania, le statue in latta dal Messico e molto altro ancora. Inoltre vi sono vari presepi in maiolica, in cartapesta, come quello della tradizione leccese, e in carta di riso. Per la presenza di tale collezione Morrovalle è soprannominata “la città dei mille presepi”.

La mostra può essere visitata su prenotazione contattando la Pro-Loco di Morrovalle ai numeri 0733-222913/380-2089886 oppure scrivendo una mail all’indirizzo prolocomorrovalle@virgilio.it.

Eventi dalla diocesi

09 gennaio

Ritiro spirituale del clero diocesano animato da don Andrea Bezzini

06 febbraio

Momento di aggiornamento pastorale per il clero diocesano guidato da don Giuseppe Bonfrate

10 aprile

Momento di aggiornamento pastorale del clero diocesano. Interviene il dott. Francesco De Angelis

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