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FERMO

Sabato 30 giugno 2012 – ore 21,30

Chiesa Madonna del Carmine

Concerto con musiche del ‘600/’700 per coro ,a 4, 5, 6, 8 voci e doppio coro di autori quali: H. Schütz, G. Legrenzi, A. Lotti, A. Scarlatti, D. Scarlatti, J.S. Bach.

 

La manifestazione, organizzata dal gruppo vocale e strumentale "VOX POETICA ENSEMBLE” di Fermo, specializzato fin dalla nascita sul repertorio Barocco, diretto dal M° Mario Ciferri, ripropone anche quest'anno l’abbinamento di concerti dedicati alla grande musica europea del ‘600 e ‘700 a luoghi di rilievo artistico e storico nella provincia di Fermo. L’obiettivo è quello di far conoscere un repertorio di assoluta bellezza e difficoltà, valorizzando allo stesso tempo la storia e l’arte del territorio fermano.

 

            Il terzo e ultimo importante appuntamento, che si svolgerà a Fermo sabato 30 giugno alle ore 21,30 presso la Chiesa del Carmine, prevede l’esecuzione di mottetti per coro, a 4, 5, 6, 8 voci e doppio coro, di autori del periodo barocco quali: H. Schütz, G. Legrenzi, A. Lotti, A. Scarlatti D. Scarlatti e J. S. Bach.

 

La Chiesa del Carmine di Fermo è forse una delle meno note in città pur essendo situata nel cuore della Fermo storica. Costruita a metà ‘300 per l’ordine dei Carmelitani attualmente ha forme neoclassiche dovute all’intervento dell’architetto Pietro Augustoni (fine ‘700). All’interno conserva due fra i dipinti più importanti esistenti a Fermo, entrambi testimoni dei rapporti che la città intratteneva con centri maggiori. Da Venezia viene infatti Antonio Solario, autore della pala con la Madonna, il Bambino e Santi conservata oggi sulla navata sinistra della chiesa. L’opera fu dipinta nel 1502 da questo artista trasferitosi da Venezia a Fermo dove ereditò la bottega di Vittore Crivelli. Solario in seguito lavorò ad Osimo e poi a Napoli e addirittura in Inghilterra.

Da Roma viene invece l’altro dipinto di rilievo, la tela collocata sull’altare maggiore della chiesa e raffigurante la Natività. L’autore è Giovan Battista Gaulli detto Baciccia (1639-1709), pittore genovese attivo a Roma in stretto rapporto con Bernini. L’opera arrivò a Fermo nel 1688 e costituisce, insieme alla Natività di Rubens oggi nella Pinacoteca civica, il maggior capolavoro del barocco esistente in città.

Lo sfondo perfetto per un concerto dedicato alle composizioni di Bach, Legrenzi, Lotti, Scarlatti e Schütz.

Questi prodotti musicali, nati per essere eseguiti durante specifiche liturgie e concerti, sono accomunati dalla volontà di mettere in scena attraverso la musica gli "affetti" del testo sacro, con l'efficacia di una rappresentazione teatrale capace di commuovere, sorprendere e stupire il fedele di allora e l’ascoltatore di oggi.

 

La serata vedrà la partecipazione contestuale del “Vocalia Consort” di Roma, diretto per l’occasione dal Mº Marco Berrini, formazione di rilievo nel panorama corale nazionale vincitrice di diversi premi a concorsi corali nazionali ed internazionali, e del “Vox Poetica Ensemble” di Fermo, diretto dal Mº Mario Ciferri.

Le due formazioni hanno collaborato alla realizzazione di questo importante progetto musicale permettendo che quest’ultimo concerto possa essere replicato il 1° luglio all’ Abbazia di Fiastra, il 7 luglio a Roma presso la Chiesa di S. Lorenzo in Lucina in pieno centro storico di Roma e l' 8 luglio ad Albano Laziale presso l’antichissima Chiesa di S. Maria della Rotonda.      

 

La manifestazione si avvale del patrocinio e della collaborazione di prestigiosi enti e istituzioni come la Provincia e il Comune di Fermo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, l’ARCOM (Associazione regionale cori Marche), il Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo e la Camera di Commercio di Fermo.

È sostenuto inoltre da alcuni sponsor privati quali la VIDEX ELECTRONICS di Montegiberto (Videocitofonia), l’ELECTROMATICA di Grottazzolina (sistemi di allarme e automazione), STRENI PELLETTERIE e TM GROUP che hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell’evento sottolineando quanto sia fondamentale coinvolgere alcuni moderni “Mecenati” per far si che questo tipo di manifestazioni siano ancora possibili visto le difficoltà economiche che gli enti pubblici attraversano.

 

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