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Ognuno di noi ha bisogno di essere "ri-evangelizzato"

Ognuno di noi ha bisogno di essere "ri-evangelizzato"Il Papa riceve la visita "ad limina" dei vescovi statunitensi

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 27 novembre 2011 (ZENIT.org) – La Chiesa statunitense attraversa una fase di grandi sfide e la nuova evangelizzazione è più che mai urgente anche in Nord America. È questo il messaggio che papa Benedetto XVI ha indirizzato ai vescovi degli USA, ricevuti ieri mattina in Vaticano durante la visita ad limina apostolorum.

Il Santo Padre ha aperto il suo discorso ricordando in primo luogo la visita pastorale negli Stati Uniti, svoltasi nel 2008, che tra gli altri scopi aveva avuto quello di “incoraggiare i Cattolici d’America, in un momento di scandalo e di disorientamento causati dalla crisi legata agli abusi sessuali degli ultimi decenni”.

Una speranza concreta manifestata dal Papa è quella che “gli sforzi coscienziosi della Chiesa di confrontarsi con questa realtà, possano aiutare più persone possibili nella comunità a riconoscere le cause, la vera estensione e le devastanti conseguenze degli abusi sessuali, rispondendo effettivamente a questo flagello che affligge ogni livello della società”.

Il Pontefice ha poi auspicato che “così come la Chiesa ha giustamente preso provvedimenti severi”, anche le altre istituzioni “senza eccezione” si comportino analogamente.
Un’altra riflessione emersa durante la visita pastorale del 2008 è relativa allo “scenario di drammatici cambiamenti sociali e religiosi” che coinvolgono l’America e rendono sempre più urgente una “nuova evangelizzazione”.

A questo proposito Benedetto XVI ha ricordato che numerosi dei vescovi americani incontrati ieri mattina, avevano confidato al Papa, già nel 2008, la loro “preoccupazione” per una “società sempre più secolarizzata”.

L’episcopato statunitense “nota un tormentato collasso delle fondamenta intellettuali, culturali e morali della vita sociale e un crescente senso di smarrimento ed insicurezza, specie tra i giovani, di fronte a cambiamenti sociali di ampio respiro”, ha detto il Papa.

La speranza è rappresentata da “tanta gente di buona volontà” che continua a guardare con fiducia alla “saggezza” della Chiesa, nonostante i tentativi di mettere a tacere la voce del Magistero.

In ogni caso i tempi che viviamo possono essere visti “in termini positivi”, nella misura in cui i vescovi americani saranno in grado di “esercitare una dimensione profetica” del loro ministero, esprimendosi “con umiltà ma con insistenza in difesa della verità morale ed offrendo una parola di speranza, capace di aprire menti e cuori alla verità che ci rende liberi”.

Le sfide che coinvolgono la chiesa angloamericana, tuttavia, non si esauriscono qui. Il Santo Padre ha accennato anche agli ostacoli che giungono da “una cultura secolarizzata che coinvolge anche le vite dei credenti” e “il cinismo di una società che sembra aver perso le sue radici per via di un mondo in cui l’amore di Dio si è raffreddato in troppi cuori”.

L’evangelizzazione, dunque, non può essere assunto come un impegno “ad extra”, ammonisce il Papa; noi stessi, al contrario, “siamo i primi ad aver bisogno di una ri-evangelizzazione”. È solo attraverso un “rinnovamento interiore” che saremo in grado di “fare discernimento e conciliare i bisogni spirituali della nostra epoca con la verità senza tempo del Vangelo”, ha aggiunto.

Benedetto XVI ha poi espresso il proprio “apprezzamento ai reali progressi che i vescovi americani hanno fatto, individualmente e come conferenza episcopale” nel rispondere alle sfide precedentemente elencate ed in particolare nel lavoro di squadra compiuto, ad esempio, nella realizzazione di documenti come quello sulla cittadinanza fedele e sull’istituto del matrimonio.

Parole di gratitudine sono arrivate dal Papa anche riguardo la “revisione della traduzione del Messale Romano”, atto ispiratore di una catechesi che “enfatizza la vera natura della liturgia e, soprattutto, il valore unico del sacrificio di Cristo per la redenzione del mondo”.

In conclusione il Santo Padre ha ricordato ai vescovi americani che “il rinnovamento della testimonianza della Chiesa” nel loro paese è “essenzialmente legato al recupero di una visione condivisa e di un senso di missione da parte dell’intera comunità Cattolica”. Questo tema, ha riconosciuto il Papa, è “vicino ai vostri cuori, come traspare dai vostri sforzi per incoraggiare la comunicazione, la discussione e una consistente testimonianza a ogni livello della vostra vita delle vostre Chiese locali”.

In particolare, Benedetto XVI ha ricordato “l’importanza delle università cattoliche e i segni di un rinnovato senso della loro missione ecclesiale, come attestato dalle discussioni che caratterizzano il decimo anniversario della Costituzione Apostolica Ex Corde Ecclesiae”.

 

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